Progetto comune delle due associazioni per ampliare la rete dei soci Viani: «Il nostro lavoro a contatto con gli anziani ha valore ed è apprezzato»
Abituato a dare voce all’arte e alla cultura, adesso il Fondaco per Feltre vuole contribuire a mettere nuove voci a disposizione degli anziani, in collaborazione con il Centro del libro parlato per un progetto di formazione di giovani che diventino lettori nelle case di riposo. Per questo le due realtà hanno partecipato a un bando. «L’obiettivo è formare voci nuove che possano anche, ma non solo, venire a leggere con noi più maturi, nelle case di riposo», spiega Mauro Viani, che ha la doppia figura di donatore di voce del Cilp (di cui è stato anche vicepresidente per due mandati) e consigliere dell’associazione Fondaco per Feltre.
Le figure principali del Libro parlato sono i donatori di voce, cioè quelle persone che registrano libri di qualsiasi genere su richiesta degli utenti, siano essi non vedenti, ipovedenti, dislessici e tutte quelle persone che non possono leggere autonomamente. «Da sempre gli stessi donatori di voce partecipano ad eventi importanti, in primis la Maratona di lettura di Feltre», sottolinea la presidente del Cilp Luisa Alchini. «Ormai da tanti anni, molti dei donatori di voce si recano anche nelle Rsa per leggere. È una bella attività e visto che le nostre prerogative sono anche sociali, cerchiamo di interagire con associazioni sul territorio e stiamo organizzando una rete di Libri parlanti proprio nelle case di riposo».
Qualche anno fa è stata inaugurata una sala didattica intitolata al dottor Flavio Devetag e «quell’aula fungerà da location nel caso in cui si farà questa formazione con il Fondaco, associazione con la quale c’è sempre stata una collaborazione», aggiunge Luisa Alchini. «In tutti gli eventi ci si aiuta, cerchiamo di unire le forze quando c’è bisogno e dal Fondaco abbiamo sempre avuto un grande sostegno», prosegue la presidente del Cilp. «Adesso per la Mostra dell’artigianato nella chiesetta di San Pietro in via Paradiso potremo cominciare a realizzare un assaggio di quello che sarà il museo dei quarant’anni del Libro parlato. Ci sarà un piccolo allestimento fotografico e per accogliere le persone che verranno a vedere queste foto faremo delle letture spalmate dal venerdì alla domenica».
Va ricordato come da quarant’anni il Cilp sia impegnato nell’aiutare coloro che hanno problemi visivi o peri quali la lettura in modo tradizionale non è possibile. La lettura dei volontari non si basa solamente sulla tecnica acquisita attraverso la formazione e l’aggiornamento, ma acquista un valore aggiunto soprattutto nella ricchezza di emozioni che può dare la voce umana.
Articolo di Raffaele Scottini per il “Corriere delle Alpi”